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“La mia qualità principale? La mentalità vincente. Nel tennis ti trovi mille volte indietro, ma devi lottare, diventare ancor più aggressivo, non aver paura. Sono sempre stato così, da quando avevo otto anni e vinsi i campionati delle Baleari Under 12” Rafael Nadal – Tennista
Rafael Nadal, grande tennista spagnolo, protagonista scorsa settimana agli Australian Open di un partita epica persa contro lo svizzero Roger Federer: il più grande tennista di tutti i tempi. Di certo Nadal non gli ha reso la vita facile, portandolo al quinto set. Quello però di cui vorrei parlarti oggi e che mi ha incuriosito parecchio, è la routine di Nadal in fase di preparazione al servizio e durante il cambio di campo.
Prima di tutto cos’è la routine e perché moltissimi atleti la utilizzano per restare più concentrati? Partiamo dal significato della parola: il vocabolario della Treccani la definisce come un’abilità che si è acquistata nel tempo per mezzo dell’esperienza e non attraverso regole o studio. Nessuno fa il gesto tecnico della propria disciplina allo stesso identico modo di un altro. Partendo dalle basi, ognuno lo eseguirà, secondo le proprie capacità tecniche e fisiche acquisite con la pratica.
La routine di Nadal
Adesso guarda il video della routine di Nadal (durata 1:21)
tante vero? ne ha proprio un set completo: le bottigliette perfettamente allineate con l ‘etichetta verso l’esterno, il doppio passettino, la serie di tocchi sul viso prima del servizio…“ah dai adesso lo copio, faccio anche io la stessa cosa così vinco”. Peccato che poi non funziona perché tu non sei Nadal. Attenzione non ho detto che tu non possa essere un campione. Ho detto che non sei Nadal…che è una cosa diversa. Cioè non siete la stessa persona. Una cosa che funziona per lui, non è detto che vada bene per te. Anzi spesso ti crea anche danno, non mettendo in risalto tutte le tue enormi potenzialità. Perché la differenza la fai tu. Puoi certo prendere sicuramente spunto, ma se nasce da dentro di te, diventa la tua routine personalizzata e per questo potente ed efficace.
Perché la routine funziona?
Funziona perché la mente è fondamentalmente abitudinaria. Detesta le novità. I cambiamenti, seppur minimi, tendono a destabilizzarla creando disagio e tensione. Quando gareggi, tutto hai bisogno fuorché di avere il set completo di emozioni a livelli che non puoi controllare perché ti ricordo che in ogni caso avere un minimo di tensione o di ansia da prestazione nella giusta dose, ti permette di tenere alta la tua concentrazione. Quindi sono da considerare risorse comunque positive.
Sapendo quindi che alla mente piacciono le abitudini, perché non sfruttare nello sport, e non solo, questa qualità a proprio vantaggio? Come? creando appunto una routine, costruite esclusivamente da te, che ti permettono, dopo una certa pratica effettuata nel tempo, di riportarti allo stato di concentrazione, tutte le volte che ne hai bisogno, in modo automatico. Questo perché, ti sarai sicuramente accorto, che spesso durante la gara, alla tua mente piace vagare in pensieri passati o futuri che non c’entrano assolutamente niente con l’unico momento possibile che ti serve: il presente. A tal proposito ti invito ad approfondire l’argomento leggendo quest’articolo sul potere di adesso:vincere in gara.
Adesso che hai un idea di cosa sia un routine crea la tua, ti invito però a non essere troppo maniacale tipo Nadal perché potresti avere l’effetto contrario: auto condizionarti in modo negativo se per caso salti anche un solo passaggio tipo: “oh dio ho dimenticato di toccarmi i capelli allora perdo”. Attenzione che se fai partire il dialogo interno con il set completo di paranoie mentali di cui sei un grande specialista nel settore, ma tranquillo che non sei il solo, rischi di creare l’effetto contrario:quello di auto-sabotarti.
Costruirsi la routine non significa esserne schiavi o dipendenti. Significa crearsi un ulteriore strumento per attivare lo stato di concentrazione necessaria in quel momento.
Esercizio
- Osserva i grandi campioni e non solo nella loro routine per trarne degli spunti
- crea la tua, sperimentando più soluzioni possibili ( è sempre bene avere un piano B)
- dopo che pensi di aver trovato la routine giusta per te, allenati, praticala fino a farla diventare automatica.
- Non diventarne schiavo e non lasciarti condizionare. Ricordati che è solo uno strumento creato da te che ha lo scopo ben preciso di riportarti allo stato di concentrazione desiderato. Nulla ti vieta, nel tempo di cambiarle, aggiungendo o togliendo azioni.
(foto tratte da google)
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