Rachele Ciavurro – L’esperienza del primo mondiale cadetta nel Judo
Rachele Ciavurro intervista estratto
“Dopo questa gara posso dire che sono soddisfatta dei miei progressi anche se ero a un passo dal prendermi quella medaglia per cui avevo lottato tanto -ha detto Rachele Ciavurro– ma un quinto posto al mio primo mondiale da cadetta non è poco. Devo ringraziare soprattutto la mia palestra A.S.D Judo Preneste G. Castello che mi sta seguendo in tutto il mio percorso, ringrazio davvero tanto anche i miei genitori che mi hanno dato la possibilità di fare queste esperienze e mi hanno sempre sostenuta, e non sarei mai potuta arrivare dove sono senza la mia mental coach Aurora Puccio. Grazie anche a tutta la Nazionale Italiana dagli allenatori che mi hanno seguita per tutta la gara ai ragazzi, grazie anche al dottore e il fisioterapista della nazionale italiana. Grazie a tutti, sono davvero grata di aver avuto la possibilità di fare questa esperienza e spero in tante altre”.
Il percorso di mental coaching
La famiglia dell’azzurra ha deciso di attivare il percorso di mental coaching, che nota particolare, include la famiglia stessa come parte dello “staff”, per aiutare la figlia ad affrontare questa esperienza vivendola nel miglior modo possibile a prescindere dal risultato.
Come spiegavo prima il fatto che ormai è in atto una precocizzazione delle competizioni per questi atleti giovani, al pari della tecnica e del fisico, è necessario anche una guida che accompagni questi atleti a vivere queste competizioni al meglio delle loro possibilità. Lo stesso vale per lo staff.
La strada non è mai semplice o facile. Proprio iniziando da cosi giovani che si possono creare le fondamenta solide per imparare tante cose dal punto di vista dell’atteggiamento, della capacità di concentrarsi e di gestire situazioni difficili imparando ad accettare gli errori, accogliere le paure dentro e fuori dal tatami. Che poi trasversalmente servono anche nella vita.
Ecco l’esperienza dei genitori Sabrina e Savino:
L’esperienza dei genitori di Rachele
“Noi siamo genitori di due atleti di Judo al livello agonistico, judoka dall’età di 5 anni, oggi rispettivamente 15 e 17 anni.
Noi non siamo tecnici di Judo. Nonostante tutto abbiamo seguito i nostri ragazzi passo passo per tutti questi anni. In tutte le competizioni, sia Nazionali che Internazionali gli siamo stati al fianco. Per loro ci siamo tuffati in un mondo che non ci apparteneva, abbiamo piacevolmente condiviso vittorie e sconfitte, sempre credendo in loro, ma viaggiando sempre nel buio e improvvisando il nostro sostegno come genitore.
Però, più gli anni passavano e le competizioni via via diventavano sempre più difficili. Da qui la decisione di farci aiutare è stata determinante… ed entra in scena Aurora Puccio, Sport Mental Coach di grande spessore e determinazione quando viene convocata a partecipare al mondiale cadetti judo. Il suo aiuto è stato determinante. Ha saputo trasmettere, fin da subito, un carisma e una determinazione tale, da riuscire a generare, una forte sinergia mentale permettendogli di individuare nell’immediato le paure ed i blocchi di una ragazza, appena quindicenne, che si è trovata ad affrontare, completamente sola, una competizione importante, in un paese estero a migliaia di distanza dalla famiglia e dalle sue figure di riferimento. Rachele ha vissuto questa esperienza divertendosi, così come doveva essere, portando a casa la finale, con un bellissimo quinto posto.
Per noi Aurora è stata veramente una grande scoperta anche perché non ci aspettavamo che all’interno del percorso anche noi come genitori siamo inclusi e abbiamo fatto il nostro di allenamento/formazione per supportare al meglio Rachele in questa sua avventura. Onguno nel proprio ruolo. Grazie Aurora.”
Ringrazio di cuore Rachele e lo staff per avermi scelta e per la fiducia.
A questo link trova l’articolo completo della fijlkam
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Grazie
Aurora
Leave a Reply